lunedì 30 gennaio 2017

MODA & MODI

Milioni di micette sferruzzano contro The Donald





 Contro la Brexit è stata la spilla da balia l’oggetto da indossare per manifestare solidarietà ai non britannici a rischio xenofobia: nata per unire qualcosa di scucito, è tornata al suo utilizzo originario nel Regno Unito strappato dall’Europa. Nell’America del presidente Trump è un berrettino rosa con le orecchie da gatto, che tutte, anche le absolute beginners dei ferri da calza, dell’uncinetto e dell’ago possono confezionare facilmente (https://www.pussyhatproject.com/knit).

Trump l’ha detto: grab them by the pussy, prendi le donne per il loro organo genitale (e non per il simpatico micetto con cui condivide la definizione in slang). Ma The Pussy, proprio quella che intende il presidente, ha marciato contro The Donald. Ha tirato fuori le unghie ed è diventata il cuore di un progetto che, grazie alla viralità della rete, ha attraversato il paese. The pussy power hat, il berretto del potere femminile: una marea rosa che il 21 gennaio 2017 ha invaso Washington e che continua a salire, dentro e fuori gli States. 

Perchè, dicono le ideatrici, la sceneggiatrice Krista Suh e l’architetto Jayna Zweiman, amiche e sferruzzatrici amatoriali, the Pussy power hat project non è un momento, ma un movimento. E per aderire non occorre scendere in piazza, o trovarsi in America, si può partecipare ovunque, anche da casa propria o dagli angoli più sperduti della terra, con un gomitolo di lana e un paio di ferri. E l’impatto della viralità non è solo la rete: bastano due amiche che agucchiano un paio di orecchie da gatto sul divano ed è già protesta.

Krista Suh e Jayna Zweiman (foto Jayna Zweiman)


L’ago di sicurezza e il berretto rosa, due accessori banali (anzi, il primo, un rimedio da borsetta promosso ad accessorio) condividono la forza di un simbolo che fa subito breccia. Sono facili, a portata di mano, immediatamente comprensibili, accessibili a tutte, per reperibilità e costo: chi non ha in casa una spilla da balia o un po’ di lana, magari di un maglione disfatto? Entrambi non hanno connotazioni politiche o nazionali, ma sono adatti a trasmettere messaggi, a dar forma a un’idea: basta divisioni, discriminazioni, emarginazioni. Basta muri.


Nel pussy hat, però, c’è qualcosa di più dirompente: lo sberleffo che fa di una battuta triviale un boomerang. Il ridicolo è la prima bomba intelligente caduta sul neopresidente. E oggi ci sono milioni di Pussy, gattine pink con le orecchie appuntite, pronte a prendere lui (the pussy power hat si può confezionare anche all’Associazione italo-americana di Trieste, il giovedì alle 10, nel “maker space”: aia-fvg.blogspot.it).
@boria_a

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