lunedì 11 maggio 2015

MODA & MODI I costumi da bagno 2015 volano "high"


High neck dalla Miami fashion week (da www.stylosophy.it)

L'anno scorso il costume aspirava a diventare da sera, con pailettes e pietre dure, trasparenze e catenelle, da mettere sotto la giacca per un aperitivo a bordo mare. Quest'anno rivendica un ruolo "da giorno", ruba il posto a magliette e calzoncini, pende a prestito i capi dell'abbigliamento sportivo. La moda mare, si sa, non ha grandi margini, nè spazio di manovra. E così ogni stagione copre-scopre, allunga, accorcia, tagliuzza, sforbicia, incide, sgonnella esattamente al contrario di quanto fatto l'anno precedente, lanciandoci il solito messaggio subliminale: "Ce l'hai già? Mi dispiace, ti avevamo detto che era superbo, ora invece è datato. Ecco che cosa ti serve sulla spiaggia 2015".
L'ultima frontiera è il beachwear coprente. Si va al mare, ma per vestirsi. E anche il linguaggio degli addetti ai lavori (uno dei più esilaranti di questa fase di passaggio, quando le novità modaiole sono poche e non resta che lavorare di fantasia) si adegua e si rinfresca.
Il cosiddetto costume "intero" è reperto geologico, oggi si mettono "monokini" e "tankini", il pezzo unico che ha fatto "cutting out": ha aperto oblò e fenditure qua e là, ha tagliato una bretella, si è ridotto a striscioline sulla schiena.
Bikini? Macchè. Ci sono trikini e quadranga, ovvero i vecchi cari due pezzi con calzoncini semiadesivi o una moltiplicazione di lacci e bande a segnare i fianchi.
Quest'estate i top sono "high neck", partono dal reggiseno e arrivano fino al collo, oscurando tutto il décolleté, a volte anche con piccole maniche per un surplus di protezione. Oppure sono top "bralette", definizione che ha un che di gastronomico e invece sta per bustino da spiaggia, incavato ma lungo fino all'ombelico. Anche i vecchi "bandeau", i tradizionali reggiseni a fascia che abbiamo più in orecchio, cambiano proporzioni e quasi toccano gli slip, come top urbani. Le sportive hanno familiarità con l'intimo da palestra, bello contenitivo e con la zip davanti, ora trasferito di peso sulla spiaggia, e con le magliette da surfiste con maniche anti-abrasione, anch'esse, ingentilite con fantasie floreali o un po' retrò, reclutate alla causa.



Ma gli slip non sono da meno. Chiamatele panciere, per quanto chic: si allungano oltre l'ombelico, diventano gonnelline e short "reloaded", accessoriati e pieghettati.

High neck e pants con oblò (da www.margherita.net)
Li vedremo al mare? Più probabile nei saldi di fine stagione. Avete mai registrato intorno a voi un monokini a maniche lunghe o un bikini con maglietta? (a meno che non si tratti di soggetto di quattro anni, con efelidi e genitori apprensivi). 

Diamo cinque minuti di sofferenza anche alla beach-aholic più osservante, prima che sgattaioli in una cabina a liberarsi di tutti i pezzi "high". Viva il bikini banale, anzi, normcore: lacci e spalline da far scendere o sciogliere per il bagno di sole e riallacciare per quello in acqua.
@boria_a
(www.cafeweb.it): Slip alti, "panciere" d'autore

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