sabato 9 gennaio 2016


 IL CALENDARIO

Jotassassina a Trieste, dieci anni per dodici mesi Lgbt

 
Antonio Parisi sulla scalinata dell'Università di Trieste (foto di Armando Casalino)


Un doppio primato l’hanno stabilito, e ne vanno piuttosto fieri (o fiere, a seconda dei casi): primo calendario Lgbt ambientato a Trieste e prima bandiera Lgbt immortalata sui gradoni dell’ateneo giuliano, diventata “regia università” nel 1938, in anni non propriamente favorevoli alle transumanze di genere sessuale.
Jotassassina festeggia così il suo primo decennale di vita in quella che definisce la “laica” e “aperta” Trieste. Un calendario di quattordici fotografie di Armando Casalino, in esterni e in studio, in cui cinque irriverenti drag queen e un drag king rendono omaggio a loro modo alla città che le ha adottate. Gennaio apre proprio sulla scalinata dell’Università, dove Antonio Parisi, romano naturalizzato triestino e portavoce del gruppo, si fa immortalare da diva avvolto in un abito dallo strascico immenso, ricavato dalla bandiera arcobaleno, simbolo della liberazione sessuale, sotto cui si raccolgono gay, lesbiche, bisessuali e transgender. «Il primo scatto del 2016 è all’Università - dice - perchè l’intelligenza e l’apertura di Trieste cominciano da qui. Problemi con le autorità? Nessuno. Anzi, durante lo shooting si è radunato un centinaio di ragazzi giovanissimi, ci ha fatto molto piacere».
Sei personaggi che diventano dodici, perchè ognuno si è fatto fotografare con il suo “doppio”, uomo e donna. Due mesi per realizzare le immagini, da settembre a novembre. Al bombardamento mediatico di questi giorni sulle unioni civili, Drakonia, Veronika, Rose, Viktoria, Antony e Alex, quest’ultima donna che diventa drag king in discoteca, rispondono facendosi ritrarre en plein air Villa Revoltella, fuori dalla chiesa di San Silvestro, sulla Scala dei Giganti, con i loro costumi («tutti realizzati da sarti triestini», rivendicano) e i trucchi che richiedono sedute davanti allo specchio di almeno due ore. «Volevamo richiamare l’attenzione sul trasformismo drag, che poi non ha niente a che fare con l’orientamento sessuale», prosegue Antonio Parisi. «E poi rivendicare i diritti dei transessuali. Veronika, che appartiene al nostro staff e che sta diventando donna, è fotografata di spalle, con l’identità che sta abbandonando, e davanti, come Eva, per esprimere la donna che vuole essere e che sta nascendo. E poi, niente discriminazioni: abbiamo anche le nostre drag “curvy”...».


Viktoria e Rose sulla Scalinata dei Giganti a Trieste



 Le immagini sono firmate da Armando Casalino, un fotografo triestino che si è occupato di tematiche femminili, dalle mutilazioni genitali, agli stupri, alla protesta delle Femen italiane, e i ricavi del calendario (a offerta libera) andranno in parte a finanziare l’Arcigay Nuovi Passi di Pordenone. Ogni mese ricorda una data importante per le conquiste del movimento Lgbt.

 
Drakonia e Rose a Villa Revoltella


Ecco Drakonia nel giardino di Villa Revoltella, issata su stivali cinghiati dal plateau-piedistallo, mentre stringe la mano alla burrosa Rose, sigillata in un bustier candido simil-Westwood. Sulla Scala dei Giganti si staglia la statuaria Viktoria, in un trionfo di piume verdi e strass, appoggiate alle pietre medievali di San Silvestro si abbracciano Alex e Drakonia in un intreccio di pelle e borchie. In studio si osa di più e Veronika, futura donna, offre all’obbiettivo un corpo mozzafiato con reggiseno bucolico e foglia di fico d’ordinanza...

 
Veronika sta diventando donna e si fa ritrarre come Eva



«Ci siamo divertiti, ma anche emozionati», confessa Antonio. «C’è un solo scatto nudo, ma per noi è importante. Abbiamo voluto mostrare come sotto i costumi ci sono persone autentiche, che si sentono a proprio agio con se stesse e non hanno paura a mostrarsi come tali. Il trasformismo è nato nelle discoteche gay, ma ora ci invitano ai matrimoni e nelle case di riposo. Ci chiamano anche ai compleanni: è bello far divertire i bambini». Perchè sotto il costume di una drag queen, in fondo batte il cuore della principessa di Frozen...
twitter@boria_a

Nessun commento:

Posta un commento