lunedì 18 gennaio 2016

 MODA & MODI

L'abbraccio di tulle
  


 
Grace Kelly nell'abito di Edith Head





Quando a Patricia Field, costumista di Sex&TheCity, chiesero perchè avesse scelto di vestire Carrie con un tutù bianco nella sigla della serie, rispose semplicemente: perchè non è possibile dargli un’età. Qualsiasi altro capo avrebbe ricordato gli anni ’80, colori esagerati e paillettes sui maglioni, o i ’90, foderati di pelle e con le spalle quadrate. Come contraddirla? Quel tutù ha resistito per sei stagioni televisive, un arco che va dal ’98 al 2004 e un’era geologica nella moda, senza perdere un filo della sua grazia neutra. Ha continuato a macchiarsi con l’acqua sporca schizzata dall’autobus, e a rimanere di un bianco perfetto, non aggredibile da agenti esterni, tantomeno la polvere degli anni. Un punto fermo nel guardaroba della protagonista, che altrove è impietosamente segnato dalle rughe.


 
Il tutù di Carrie, immutabile lungo sei stagioni di Sex&TheCity


 

La gonna di tulle è uno dei pochi ricorsi della moda che non provoca la sensazione da overdose dei ripescaggi di tartan e fiori, dei ritorni di leopardi e coccodrilli. Che suscita un pizzico di coinvolgimento anche nelle indifferenti e insofferenti al riproporsi periodico dei cosiddetti trend. Può non piacere, rimanere confinata all’occhiata in una vetrina, può essere considerata leziosa, stucchevole, bamboleggiante o liquidata con un’alzata di spalle e un “fa bomboniera”. Ma, a dispetto di tutto, evoca all’istante un’immagine: il saggio di danza o Marilyn seduta sui gradini, Grace Kelly in una nuvola bianca della costumista americana Edith Head o i tutù arlecchineschi di Gianni Versace, Natalie Portman masochista in “Black Swan” o le sottogonne delle sorelle Fontana, il lago dei cigni o Barbie ballerina.


Black Swan con Natalie Portman


Troppo facile dire: il tutù fa parte dell’archivio di immagini di ogni bambina, anche di quelle che non ne volevano sapere di sbarra e scarpette.


 
L'interpretazione del tutù di Gianni Versace


C’è altro per spiegare il ritorno del tulle in gonne di tante proporzioni e ampiezze che ci accompagnerà da ora fino all’estate, perchè non esiste spessore più adatto ad attraversare le stagioni, a combinarsi con giacche di ecopelle e dolcevita, o, senza cambiare identità, con camicie denim e t-shirt estive. I colori scelti da Pantone per il 2016, rosa quarzo e azzurro “serenity”, testimoniano una voglia di leggerezza non più sottotraccia. E il tulle ci aggiunge consistenza e la giusta rigidezza che dà volume alla figura. Che la circonda in un abbraccio lieve, ma sicuro, non inconsistente.
twitter@boria_a


 Marilyn fotografata da Milton H. Greene

Nessun commento:

Posta un commento