mercoledì 19 novembre 2014

MODA & MODI

 Il moderno gentleman 

Il manuale di Alex Pietrogiacomi



Se, archiviate le giornate della moda maschile, vi è rimasta un po' di confusione tra "pinocchietti" ("simbolo dell'abbigliamento più triviale e insensato") e "pinocchi" ("millantatori di stile", di cui su blog e trasmissioni tv c'è un vero saldo...), cogliete il consiglio di Alex Pietrogiacomi: tornate ai fondamentali. Non gettatevi allo sbaraglio nel guardaroba maschile, cercando di pescare qua e là a casaccio dalle cosiddette icone mediatiche, un Lapo Elkann o un David Beckham, tanto per fare degli esempi, (il che sarebbe come saltare al pentametro giambico senza sapere la grammatica), ma cominciate dalle basi, tenendo presente che l'eleganza è un processo lungo, faticoso e a volte disorientante e che non ha a che fare solo con quello che uno si mette addosso, ma con un modo di vivere, rilassato, equilibrato, di gusto, senza surreali scopiazzature.
S'intitola "Semplice, elegante. Piccolo prontuario ad uso del moderno gentleman", il vademecum messo a punto da Pietrogiacomi, giornalista, scrittore, conduttore radiofonico, ma soprattutto amante della ricerca "artigianale" del bello (editore Giubilei Regnani, pagg. 228, euro, 13,00).

Una mappa - l'autore la definisce un "bugiardino", perchè evita come la peste la "cattedraticità" dei maestri del vestire - leggera ma ricca di informazioni, che parte da una regola fondamentale, la stessa che indicava Balzac nel suo "Trattato della vita elegante": UNA, unità, nettezza e armonia. Un acronimo che possiamo adeguare agevolmente ai tempi moderni: sobrietà. Tratto che ha una carica esplosiva e che, all'occhio femminile, permette di individuare a colpo, in una sala gremita di doppiopetti, una cravatta giusta, una pochette non invasiva, l'accensione di una sigaretta. Iniziare dalle basi, dunque, senza timidezza. Dalla rasatura, alle mani, ai profumi (e qui Suskind ci vuole: "colui che domina gli odori, domina il cuore degli uomini", oltre che una chiacchierata con l'istrionico maestro profumiere di Varmo, Lorenzo Dante Ferro), proseguendo attraverso intimo, calze, camicie, giacche, pantaloni, bretelle e cinture, cravatte, capispalla, scarpe per finire con cappelli, ombrelli, bastoni, e un capitolo sull'arte del fumo: il tutto corredato da interviste e indirizzi utili.
Tra snob e dandy, poi, ce ne corre. A proposito di questi ultimi, il suggerimento di Massimiliano Mocchia di Coggiola, conte: «Cerco nel mercato del vintage, nei negozi e nel su misura. Le marche non mi interessano, a volte le scucio dalle giacche di confezione: cerco soltanto l'effetto e la qualità del prodotto».


 twitter@boria_a


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