sabato 8 novembre 2014

MODA & MODI

Il soprabito non è trench 

Da Nicole Kidman, che li farà sfilare tra poco sullo schermo del festival di Cannes vestendo il guardaroba pastello della principessa Grace di Monaco, a Kate Middleton, signorina borghese diventata principessa vera, che ha portato il suo ultimo modello Missoni, riciclato in due occasioni pubbliche, sulle pagine e i siti di mezzo mondo. Il soprabito è tornato di moda in questa stagione, elegante, sartoriale, raffinato eppure adattabile a molte occasioni. Soprabito, chiamiamolo proprio così, in sintonia col glamour della moda italiana degli anni Cinquanta e Sessanta protagonista della grande mostra al Victoria & Albert di Londra, termine fascinosamente "polveroso", che ha messo in secondo piano il multitasking, funzionale, banale "trench", e i simil-burberry di poca fantasia, capi da pioggia sempre in grande spolvero a cavallo tra primavera ed estate.
Grace, e poi Jackie, Ingrid Bergman, e "icone" meno conosciute della moda, come Babe Paley, fashion editor di Vogue e "socialite" americana moglie del ricchissimo fondatore della Cbs, una di quelle signore che Truman Capote chiamava "cigni": Babe che i suoi soprabiti li sfoggiava lunghi, col collo arrotondato e una fila di bottoni a suggellare un aspetto di rarefatta monacalità, non sempre preziosi ma impreziositi dalle spille. E c'è anche Marilyn al fianco di Arthur Miller, con quei suoi spolverini lineari, su di lei quasi castigati a coprire abiti, gonne e camicie fascianti, che le donano un'aria svagatamente assorta, adatta al compagno di quegli anni.


Babe Paley

La galleria retrò offre infiniti spunti alle versioni aggiornate del soprabito. Molte le stampe floreali, un po' Seventies, dal taglio asciutto, e quelle geometriche ispirate ai Cardin e Courreges degli anni '60. E poi i modelli più impegnativi, in broccato e a mezze maniche, a sacchetto, sopra il ginocchio e nei colori marzapane, per finire con i tessuti kimono, che richiedono pantaloni a sigaretta e tacchi preferibilmente rasoterra, per sfuggire all'effetto geisha su trampoli.
È uno dei revival più convincenti e aggraziati delle ultime stagioni della moda, ma gli autentici soprabiti vintage, i pezzi di sartoria inspiegabilmente lasciati andare, che qualche fortunata riconosce e recupera in negozi e mercatini, restano inimitabili, soprattutto per i bottoni gioiello, che, da soli, valgono la spesa.
twitter@boria_a

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