lunedì 3 novembre 2014

MODA & MODI

 Il braccialetto "fita"




Riuscire a trasformare un brutto e riconoscibile souvenir in un accessorio divertente e non pacchiano, non è cosa da poco. Ci vogliono estro e gusto. Se poi dietro c'è anche la storia (vera?) di due giovani designer che, al ritorno da un viaggio in Brasile, riportano nel Vecchio Continente i colori vitali, gli accostamenti ubriacanti e un po' della superstizione del paese carioca, ecco in nuce la ricetta per un prodotto che subito diventa "must have".
L'exploit dei braccialetti Hipanema risale a un paio di estati fa, in Francia. Ma contro ogni legge della moda, per cui inevitabilmente i pezzi definiti "it" hanno una data di scadenza molto ravvicinata, sono ancora un successo di mercato, più complessi e quindi più difficilmente taroccabili dei "cruciani", i cui fake ormai si vendono al supermercato (non a caso il brand ha deciso di cavalcare l'imitabilità, non potendo arginarla...).
Gli Hipanema sono un'invenzione di Delphine Crech'riou  e Jenny Collinet, designer francesi che hanno reinventano i nastrini portafortuna brasiliani, i coloratissimi "fita" con la scritta in bianco "lembrança do senhor do Bonfim da Bahia".
I fita sono piuttosto fastidiosi, una volta evaporato il salvifico effetto vacanza: non devono essere mai tolti e, per aspirare al miracolo, bisogna aspettare che ognuno dei tre nodi si sciolga da solo. Quindi: si sporcano, si bagnano, si sudano, fanno a pugni con quasi tutto il guardaroba. In una parola: a casa sono e si sentono fuori posto, come la maggioranza dei ricordini da viaggio.
Delphine e Jenny li hanno resi modaioli, conservando la "patina" brasiliana. Così, intorno al nastrino, hanno moltiplicato i braccialetti, racchiudendoli in un unico fermaglio.
Lacci di corda, di pelle, di tessuto, picchiettati da perline colorate e dorate, con foglioline, conchiglie, frangette metalliche, sbrilluccicanti ed estivi (ma ci sono anche più discrete versioni invernali) senza essere trash. Etnici, ma non così tanto da essere scambiati col gadget.
Il vero colpo d'intuito, però, è la chiusura (non a caso sono stati inventati da donne...). Le calamite all'interno del fermaglio, li rendono mettibili e toglibili in un secondo, pronti a sparire prima del bagno in mare o a essere sostituiti sul momento, assecondando abito e umore.
Non sarà un miracolo,ma una bella comodità sì. (facebook: bardot trieste; twitter: @bardotrieste; www. hipanema.com)
twitter@boria_a

27aprile2014

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