Cin cin di Capodanno con Bolle a Trieste
Roberto Bolle and friends a Trieste dal 29 al 31 gennaio 2016 |
Due presidenti, l’uscente Miloš Budin, e l’entrante, Sergio Pacor, seduti allo stesso tavolo. Un’assessora ai teatri, Serena Tonel, alla sua prima volta (come carica, stagione e anche “delega”, invenzione autentica della giunta Dipiazza). Una presidente, Maria Teresa Bassa Poropat, che invece si congeda, e perfino insieme al suo ente, la Provincia, ormai agli sgoccioli. Insomma, un via vai da vaudeville, con al centro, punto ancora fermo nell’avvicendamento istituzionale, l’assessore regionale alla Cultura Torrenti.
Non poteva esserci presentazione più “teatrale” per la nuova stagione dello Stabile del Friuli Venezia Giulia, illustrata ieri, in una torrenziale conferenza stampa aperta al pubblico, dal direttore Franco Però insieme al direttore organizzativo Stefano Curti. Tempi commisurati alla consistenza del cartellone: 50 spettacoli, distribuiti tra prosa, “altri percorsi” (sezione dedicata ai linguaggi diversi e più contemporanei), danza e musical, con tredici produzioni proprie del Politeama, nove nuove e quattro ora in tournée nazionale. E alcune star di grande richiamo: da Roberto Bolle (29-31 dicembre) a Malika Ayane in “Evita” (18-22 gennaio), da Luca Zingaretti che in “The pride” parla di omosessualità (14-18 dicembre) a Eros Pagni, applauditissimo sindaco del rione sanità dell’anno scorso, quest’anno in scena con “Minetti” di Thomas Bernhard. A un affabulatore sportivo che ha conquistato i giovani, il giornalista Federico Buffa, telecronista di Sky, che racconterà sul palco le Olimpiadi del 1936 (15-16 novembre).
Malik Ayane nella parte di Evita (18-22 gennaio 2016 a Trieste) |
Luca Zingaretti in "The pride" (14-18 dicembre 2016 a Trieste) |
Molta attenzione ai temi d’attualità, come all’attualità di queste ore si lega lo spettacolo che anticipa l’apertura ufficiale, “Genius Loci” di Andrea Collavino con Omero Antonutti, Maria Grazia Plos e Riccardo Maranzana, il 23 settembre al Rossetti: nato per ricordare i 40 anni del terremoto in Friuli, vuol essere ora un gesto di solidarietà per le popolazioni del centro Italia, alle quali andrà l’intero incasso.
Impossibile citare tutte le piéce, gli eventi e i protagonisti in cartellone. Seguiamo, allora, lo slogan scelto per la stagione, “liberi di sognare”, suggerendo alcuni appuntamenti e personaggi che calcheranno il Rossetti (ma anche il Miela e lo Sloveno, in virtù di collaborazioni sempre più oliate). Taglio del nastro il 25 ottobre con “Play Strindberg” di Dürrenmatt, “match” familiare in undici round che riporta a Trieste Franco Castellano (ora in tour con “Scandalo”) insieme a Maria Paiato e Maurizio Donadoni, per la regia di Però. Dal 1° novembre “Das Kaffeehaus”, il Goldoni della bottega del caffè riletto a tinte fosche da Fassbinder, con cui si misurerà la compagnia dello Stabile diretta da Veronica Cruciani. Terza produzione del Rossetti (a partire dalla commissione del testo), “La domanda della regina”, firmata a quattro mani dal drammaturgo Giuseppe Manfridi e dallo scienziato Guido Chiarotti, è una commedia sul rapporto tra economia, finanza e società, che prende spunto dalla domanda posta da Elisabetta ai suoi consulenti: perchè non hanno saputo prevedere la crisi?
L’attualità porta a Trieste volti di piccolo e grande schermo: oltre a Zingaretti e Pagni, Fabrizio Bentivoglio, per la prima volta in città come insegnante in una banlieue parigina ne ”L’ora di ricevimento” di Massini (1-5 marzo), Luca Barbareschi con “L’anatra all’arancia” (30 novembre), Massimo Ghini nell’esilarante “Un’ora di tranquillità”, insieme a Galatea Ranzi e Massimo Ciavarro (8-12 febbraio), Luigi Lo Cascio, nel delicato omaggio a Pasolini de “Il sole e gli sguardi” (22-27 novembre), Piera degli Esposti con “Wikipiera” (9-11 marzo) e, solo come regista, Alessandro Gassmann e la sua versione di “Qualcuno volò sul nido del cuculo (9-13 novembre).
Fabrizio Bentivoglio in "L'ora di ricevimento" di Stefano Massini (-5 marzo 2016 a Trieste) |
Ricca l’offerta dei classici, da Macbeth a Faust (in ricordo di Tomaž Pandur, il regista morto l’anno scorso a 53 anni), dall’Arlecchino di Goldoni al “commesso viaggiatore” e “Il prezzo” di Arthur Miller, con due maestri del teatro come Umberto Orsini e Massimo Popolizio. Per gli amanti del musical c’è da scegliere tra Cabaret e Sister Act (nel cast suor Cristina di X Factor), il ritorno del Rocky Horror Show ed Evita, mentre la danza, oltre a Bolle, vede in cartellone anche Carolyn Carlson e la Parsons Company.
Infine, Stabile italiano e Sloveno, allestiranno, nel teatro di via Petronio e in due lingue, il nuovo testo di Marko Sosic “Paurosa bellezza”, sull’epopea dell’alpinismo, quello triestino di Comici, Cozzolino e Tiziana Weiss e quello dei grandi arrampicatori sloveni.
Biglietti e abbonamenti dal 7 settembre 2016: tel. 040-3593511, www.ilrossetti.it
twitter@boria_a
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