Lifting e photoshop, le cover (le) girls di Toni Mazuranic
"Mind the gap" (2015) Toni Mazuranic |
Volti senza un’ombra di ruga, colli svettanti spianati dal photoshop. Occhi spalancati innaturalmente, bocche che lievitano. Per non dire dei corpi: cosce e punto vita rifilati, seni addizionati. Ogni giorno, riviste, pubblicità stradali, immagini che si infilano nella nostra quotidianità attraverso la rete, ci bombardano con i canoni estetici di una bellezza “costruita” a tavolino. Una manipolazione costante e pericolosa, che condiziona inconsciamente tutte e, nelle donne più giovani, può innescare drammatici fenomeni emulativi, al punto che, di tanto in tanto, il mondo della moda si bacchetta con una buona dose di ipocrisia e promette di mettere in guardia il consumatore: un bollino rosso sotto le foto ritoccate. Come dire: questa non è un’immagine reale, ma dovresti essere comunque così per piacere.
"Full of Shimmer" (2015) di Toni Mazuranic |
Intrusioni, trasformazioni, correzioni nel rapporto tra donne e riviste di moda. Ritocchi sulla carta e sul corpo. Sono questi i territori in cui si muove l’arte di Toni Mazuranic, ventottenne pittrice croata, che, dopo quasi dieci anni negli Stati Uniti, dove si è laureata in Belle Arti al Cleveland Institute of Art, è tornata a vivere e lavorare a Zagabria. Quattordici delle sue opere, il 17 settembre 2016 alle 19, apriranno la nuova stagione espositiva all’Atelier Home Gallery di Trieste (a palazzo Panfili in via della Geppa 2), alla presenza del console generale Nataša Degiuli Kos, che ha supportato questa “prima” italiana dell’artista.
"Cover (THE) Girls" di Toni Mazuranic |
“Plastic Divas” s’intitola la mostra curata da Matilde Tiriticco, visitabile fino al 5 novembre 2016 (da giovedì a sabato, 18-20 o su appuntamento info@atelierhomegallery-org). Ritratti femminili di grandi dimensioni (quasi una doppia sfida per Mazuranic, che si misura con l’ampiezza importante delle opere e il genere del ritratto, di per sè impegnativo e “invasivo”) realizzati partendo da collage di immagini diverse, quindi da un primo intervento “manipolativo”, che poi la pittrice trasferisce su tela.
Nell’appartamento al terzo piano di Palazzo Panfili, sede dell’Atelier Home Gallery (www.atelierhomegallery.org) e dello studio del pittore Roberto del Frate, gli oli di Mazuranic vengono incontro al visitatore con una forza impositiva: tra figurativo e pop art, i diversi strati di colore risucchiano lo sguardo sul passaggio da un tassello all’altro del collage originario. Le bocche sono gigantesche, coperte di rossetto pastoso, escono dal perimetro del viso quasi volessero fagocitare l’osservatore, come la pubblicità stessa con i suoi canoni di bellezza innaturali. Sono ritratti di donne decostruite e ricostruite, dove ogni fattezza presa singolarmente è perfetta, ma l’insieme, pur armonico, ha qualcosa di inquietante e grottesco. Al pari di un corpo sul quale si cambiano e si forzano le proporzioni.
"Cover (THE) Girls" |
Accanto alle grandi tele più recenti, sono esposti alcuni lavori della serie “Cover (LA) Girls”. Mazuranic riproduce su tela le copertine di Cosmopolitan con i volti perfetti delle it-girl alla Jessica Alba e Mariah Carey e su di essi interviene parzialmente, coprendoli di vinile o glitter. Si crea così una sorta di maschera riflettente, dove l’osservatore può vedersi e, secondo le intenzioni dell’artista, riflettere sul suo atteggiamento verso le immagini photoshoppate.
A ottobre, infine, nell’ambito della mostra, saranno esposte le borse minimal chic della designer italo-croata Patrizia Donà (www.laboratoriodona.com) della collezione “Hommage à Remington”, con dettagli della macchina da scrivere vintage.
"Hommage à Remington" di Patrizia Donà (Laboratorio Donà) |
twitter@boria_a
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