martedì 27 settembre 2016

 MODA & MODI

La Barcolana si porta al polso 


IT'S WATCH BARCOLANA



La Barcolana 2016 si porta al polso. Se siete velisti-addicted, o marinai con un tocco glam, potrete avere sempre sott’occhio il campo di regata, su un cinturino blu dove si affollano i triangoli bianchi delle vele. L’idea è venuta a due imprenditori di Trieste, Giuseppe Taranto e Valentina Lesini, la coppia dietro la start-up di orologi al quarzo IT'S WATCH, giovane marchio in cui hanno concentrato molte delle loro passioni: il “cipollone” vintage dei nonni, il design, la ricerca di tessuti pregiati al posto di pelle, plastica o gomma dei cinturini tradizionali.

What time is it? It’s.... Il nome è nato così, pensando alle prime lezioni di inglese, dove la “I” sta anche per made in Italy e il “Ts” identifica la città di produzione, Trieste.
Fatto il disegno del modello, con quadrante rotondo, vetro bombato e numeri che citano l’orologeria degli anni Quaranta e Cinquanta, dieci mesi fa i due imprenditori si sono messi in moto per realizzare il prototipo. La fortuna ci ha messo del suo e, a Feletto Umberto, sono incappati nel titolare di un laboratorio orologiaio d’alta gamma, dove hanno trovato, in un colpo solo, la stampante 3D e un partner del progetto. Il passo successivo l’ha suggerito lui: un produttore di cinturini per maison svizzere a Vicenza. E così l’impresa è partita.





 





A quasi un anno di distanza IT'S WATCH (www.itswatch.it) è diventato un brand e ora punta a fare il salto come orologio ufficiale della Barcolana, dopo essere già stato partner dell’ultimo ShorTS, il festival internazionale dei corti di Trieste. Mare e vele per l’“edition” da regata sostituiscono le fantasie più discrete, in cashmere, velluto, lana, alpaca, loden, cotone, lino o seta, tessuti cuciti e ribordati intorno all’anima di pelle, a seconda delle stagioni.

«La frase che ci piace è “Scegli una trama, parlerà di te”», dicono Taranto e Lesini. «Ogni vita è una trama. L’idea è che possiamo raccontarci a parole o con gli oggetti che indossiamo». Per confezionare un cinturino, assicurano, ci vogliono oltre quaranta passaggi manuali e tutto il processo si svolge in Italia.
Le immagini della campagna promozionale sono firmate da un altro triestino, Massimo Gardone, che si muove tra arte e fotografia: niente modelli, ma l’orologio in primo piano che esce dalle pezze di tessuto, legando l’accessorio all’idea della tela, della sartoria. Un passante rosso è il segno distintivo del marchio.






 










Ora si lavora alla distribuzione, guardando all’Europa. La Barcolana, con il suo pubblico internazionale di regatanti e ospiti, è una partnership e una vetrina importante. E se i gadget finiscono inevitabilmente per stancare, una volta passata la festa basterà farsi passare la fantasia. E cambiarla.
twitter@boria_a

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