giovedì 12 marzo 2015



IL LIBRO

Adelle Waldman, amori e disamori, come chiacchiere




L’indizio più verosimile sul protagonista, lo dà una citazione dalla rivista “Glamour” in copertina: “Vi verrà da urlare rendendovi conto di quanto spesso siete uscite con quel tipo d’uomo». Nella prima pagina di “Amori e disamori di Nathaniel P.” di Adelle Waldman (Einaudi, pagg. 277, euro 17,00) conosciamo infatti Nate Piven, giovane scrittore newyorkese la cui carriera sta finalmente per decollare, mentre, diretto alla festa di un’ex fidanzata, incrocia per strada un’altra ex che ha accompagnato ad abortire, salvo poi cancellarla dal panorama e autoassolversi con una lunga serie di vacue e vane argomentazioni. Tra calici di vino e chiacchiere ornamentali, alla cena Nate incontrerà Hannah e il loro rapporto, anzi il “suo” modo di entrarne e uscirne, crogiolandocisi verbalmente ma senza precludersi nessuna ulteriore possibilità di esplorazione del mondo femminile, costituisce il filo esile di questo romanzo d’esordio. Una sorta di check-up delle relazioni sentimentali nel deserto metropolitano, condotto attraverso le dissertazioni di un giovane uomo intorno al suo ego (e al suo sesso), e a come soddisfare entrambi senza eccessivi rigurgiti di coscienza.
Quando Nate scopre che le caratteristiche che lo avevano condannato a furiose letture e masturbazioni al liceo, ora fanno di lui un giovane uomo di cui si accorgono le ragazze colte che leggono Svevo in metropolitana, comincia a mettere insieme il suo elastico catalogo fatto di Juliet, Elisa, Kristen, Greer, in cui Hannah, all’inizio più stimolante di altre almeno sul piano dialettico, finisce per essere l’ennesima che tenta di metterlo all’angolo delle sue responsabilità. Come chiudere la faccenda? si arrovella lui: «Forse una telefonata, tenera e breve, era meglio? Ogni volta che si decideva per una delle due strade, chiamata o caffè, non riusciva a convincersi a premere il grilletto, e rimandava la scelta a un altro giorno; avrebbe fatto il necessario - parlarle, o vederla - un altro giorno».
Se Nate ne esce da Narciso, come da copione riattizzato dalla vecchia fiamma solo quando è ormai irraggiungibile, non se la cavano meglio le sue partner, sempre un filo piagnucolose. Resta l’impressione, però, che la “commedia sentimentale” della Waldman sia come le chiacchiere che lei consiglia per un party: soprattutto divertente, senza stressare nè cervello nè cuore.
@boria_a

La scrittrice Adelle Waldman

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