lunedì 27 luglio 2015

MODA & MODI

Lubiana, una mostra in guanti bianchi


Sorelle Fontana

Toccare il cappottino bon ton firmato da Roberto Capucci color giallo macaron, il plissè fitto nella gonna dell'abito di Mila Schön, le mise da sera di Gigliola Curiel e quelle della figlia Raffaella, con le decorazioni che si rincorrono sulla seta.  Il nido d'ape di un vestito lungo Gattinoni verde pastiglia, le stampe di Pucci, i colori con un filo d'oro di un Missoni fuori dall'ordinario, meno riconoscibile al primo colpo d'occhio.

Mila  Schön: abito da cocktail in seta e plastica
Non capita di frequente nelle mostre di moda di poter sentire la consistenza dei tessuti,  il loro rumore (fruscii e crepitii sono molto diversi, come le fibre che li "emettono"), misurare la pesantezza dei materiali. Anzi, spesso al solo avvicinarsi a uno dei capi in esposizione, si avvertono gli occhi dei custodi delle sale puntati alla schiena. Sacrosanto controllo: sono testimonianze fragili, basta sfiorarle per lasciare un segno inopportuno, che poi va cancellato con operazioni non di semplice lavaggio, ma quasi di restauro.

Mila Schön

E' allora una piacevole sorpresa scoprire che, all'ingresso della mostra Fashion in Motion allo Slovenski etnografski muzej di Lubiana (fino al 19 ottobre) , c'è un contenitore colmo di guanti bianchi da prestigiatore. Il visitatore li può indossare e avvicinarsi senza patemi a una parte degli abiti, collocati su una rastrelliera girevole, quasi come in un negozio. Quello di Lubiana è un piccolo allestimento che racconta la moda italiana dagli anni Sessanta a oggi attraverso capi provenienti soprattutto dalla collezione della Fondazione Sartirana Arte di Pavia.
Sorelle Fontana: seta beige e decorazioni di paillettes, primi anni '50

Ed è proprio col tatto, oltre che con gli occhi, che scopriamo la modernità e l'attualità di un vestito da cocktail di Mila Schön, bianco e argento, con decorazioni di perle, paillettes, canottiglie, ricoperto da una sorta di cotta di plastica trasparente. Il vestito è fluido, come il gioco di linee curve e rette, di cerchi e semicerchi disegnato dalle pietre, ma la "sovracoperta" lo congela in una sorta di effetto spaziale, lo strappa al suo tempo e lo rende senza tempo. Seta e plastica, morbidezza e rigidità, tradizione e sperimentazione. Un contrasto che sintetizza tutta l'abilità della stilista nell'abbinare materiali inconsueti all'interno della sua coerente idea di stile, senza forzature. Quell'abito corto si può indossare subito. E' bastato toccarlo per capirlo e innamorarsene.
@boria_a
Cappottino dorato in seta firmato Roberto Capucci (1984) per il matrimonio della contessa Gloria Visconti

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